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Museo digitale

museo di buja

Il Museo d'Arte della Medaglia e della Città di Buja è stato inaugurato il 6 maggio 2006 in occasione del 30° anniversario dal sisma. Esso si propone come ampliamento e completamento di un primo nucleo museale, compreso oggi nell'attuale sezione dedicata alla medaglistica, nato a Santo Stefano nella seconda metà degli anni Novanta.
Gli spazi espositivi sono ricavati all'interno di un edificio popolare di epoca moderna, forse risalente al XVI secolo, la cui restaurazione, mirata ad un recupero che mettesse in luce le caratteristiche originali della struttura, è iniziata nei primi anni del Duemila.
La collocazione dell'impianto, all'interno del borgo di Monte, si lega strettamente ad una porzione importante della storiografia bujese. Il colle rappresenta, infatti, l'antico centro storico paesano, recando ancora oggi importanti testimonianze del passato locale, come i resti di alcune costruzioni di epoca tardoromana, emersi dalla pavimentazione della Pieve di San Lorenzo, i ruderi di un maniero medievale e la pieve stessa, il cui nucleo originale si suppone risalente al VI secolo.

Il Museo di Buja si compone di due sezioni, una dedicata alla storia locale ed una all'arte della medaglia.

La sezione storica, compresa nell'ala destra dell'edificio, espone reperti di varie epoche. Per il periodo romano troviamo alcune epigrafi, un'urna cineraria, tre monete ed un dolium. L'epoca longobarda è ricordata da una riproduzione, ad opera dell'artista udinese Sergio Mazzola, di una croce aurea rinvenuta nella ormai perduta necropoli di Collosomano, il cui corredo originale è conservato ai Civici Musei di Udine. Di epoca rinascimentale sono alcune ceramiche decorate, frutto della campagne di scavo che hanno coinvolto la pieve negli anni ottanta. Compresa nel percorso storiografico è anche una serie completa dei buoni convertibili emessi dal Comune durante l'occupazione austriaca del 1917-18, episodio molto conosciuto che ha contribuito ad alimentare il mito di Buja come terra di falsari.

La sezione medaglistica comprende un'intera sala dedicata ai maestri incisori bujesi, con selezione di loro significativi esempi. Nel corso del Novecento la scuola bujese si è posta, con esponenti come Pietro Giampaoli e Guerrino Mattia Monassi, ai vertici di questa specialità artistica, legando strettamente la tradizione incisoria all'abitato. In quest'ala sono presenti anche una piccola sezione didattica, curata da Piero Monassi, e una mostra permanente dedicata alle medaglie commemorative del terremoto, momento cruciale della storia contemporanea friulana. Va ricordata infine la sala riservata alle opere di Pietro Giampaoli (1898-1998), incisore capo della Zecca di Stato ed autore del celebre conio del 1958, con le 500 lire d'argento raffiguranti le caravelle di Colombo. Legata all'esperienza della Zecca è anche l'altra grande figura della medaglistica bujese, Guerrino Mattia Monassi (1918-1981), di cui va ricordata l'opera "L'Orcolat l'ere ver", allegoria del terremoto che ne è divenuta una delle immagini simbolo.

Riconosciutane l'importanza nella conservazione e nella comunicazione del patrimonio storico, artistico e culturale locale ed allo scopo di aumentarne le capacità comunicative e didattiche, il progetto BujaDigitale vuole riservare al Museo uno spazio rilevante al suo interno, attraverso la raccolta e l'esposizione di materiale da esso posseduto.

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Museo d'Arte della Medaglia e della Città di Buja
piazza San Lorenzo, località Monte di Buja
33030 BUJA (UD)
Tel.0432 960151 - 0432 960963

Orario per il pubblico
Invernale - Sabato e Domenica: dalle 15.00 alle 18.00
Estivo - Sabato e Domenica: dalle 10.0 alle 12.00, dalle 16.00 alle 19.00
Visite infrasettimanali su prenotazione


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© - Progetto Album di Buja
Comune di Buja - piazza Santo Stefano n.3 - 33030 BUJA (UD)
Tel.+39 0432 960151/152 - e-mail: info@albumdibuja.it
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